Scegliere il nome: potessero parlare i bambini...
di Redazione
23/02/2013

Il nome perfetto
- Il nome perfetto deve essere anzitutto melodioso. Deve accordarsi con il cognome e creare una sorta di continuità, di armoniosità. Dovrete ripeterlo e sentirvi fieri ogni volta che lo fate. È un po' come scegliere il vestito per le nozze, vi acontentereste del primo vestito carino che trovate in vetrina? Certo, un vestito può essere splendido visto addosso ad un manichino, ma come cade su di voi? - Lungo o corto? La regola vorrebbe che se il cognome è lungo, allora il nome dovrebbe essere corto e viceversa. Nei vari documenti il nome deve stare ben comodo negli spazi assegnati, deve essere veloce da leggere e identificare ma, allo stesso tempo, deve avere un po' di sostanza. I nomi doppi in qualche caso possono sollevare i genitori dalla responsabilità verso i parenti, per non offendere nessuno si può scegliere di dedicare il secondo nome a qualche persona a cui vogliamo davvero tanto bene. Ma i nomi doppi creano tanti problemi, le persone non sanno mai come chiamarvi, quando dovrete compilare i documenti se per caso una volta non mettete il secondo nome poi sono cavoli amari. Insomma, se proprio ci tenete fatelo, ma pensate anche ai bambini... - A cosa ci fa pensare? Che siamo o meno disposti ad ammetterlo, i gusti per i nomi sono grandemente influenzati dalle persone che abbiamo incontrato nella nostra vita e dall'impressione che abbiamo avuto di loro: "Anna, quella zia antipatica che mi dava sempre i pizzicotti, non chiamerei mai mia figlia così" oppure " Giorgio! Sì certo, il mio carissimo amico del liceo. Che divertimento assieme a lui... sì, Giorgio è un nome che a mio figlio starebbe proprio bene, se poi fosse anche così simpatico...". - Diminutivi. Anche loro sono importanti! Come verrebbe chiamato vostro figlio a scuola o dai parenti? Gio? Ele? Mari? E se invece gli deste un nome che non ha diminutivi? Anna, Piero, Mario...Parenti poco compiacenti
"Come hai detto che vuoi chiamare tua figlia? Letizia? CHE BRUTTO!!!!" Che il nome scelto possa piacere o non piacere, è normale, ma i parenti spesso e volentieri eccedono nella dimostrazione del proprio punto di vista finendo per rovinare l'entusiasmo dei genitori. Prima di scegliere Ginevra, io e mio marito avevamo avanzato diverse possibilità ai reciproci parenti e non sempre abbiamo avuto buoni riscontri. A mio suocero ad esempio avevamo proposto "Mimmuzza" e "Cammela" (sì, con doppia M), pensando di fargli cosa gradita date le sue origini siciliane ma, "stranamente", non sembrava molto convinto. A mia madre, invece, non piaceva Cassandra. Forse l'idea che il nome di una strega arsa sul rogo venisse affibbiato a sua nipote poteva sembrare un po' forte, ma d'altra parte quante altre Cassandra ci sarebbero state in giro? Ecco allora che i calendari ci vengono in aiuto. Si sfoglia tutta la lista dei santi e... che ce ne fosse uno, dico uno, con un nome minimamente pronunciabile? E se neanche i calendari ci vengono in soccorso, internet ha per noi tantissimi database da cui attingere, di certo ci sarà il nome perfetto per nostro figlio. Con questo articolo partecipo al BolgTank di Donna Moderna di questo mese.Articolo Precedente
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Redazione
Mi chiamo Erika e sono una mamma innamorata del suo bimbo, una moglie innamorata di suo marito, una biologa innamorata del suo lavoro... Adoro aiutare le persone: se un po' del mio tempo speso per gli altri serve per dare una mano anche ad una sola persona, penso ne sia valsa la pena.