In molti, non a caso, si chiedono perché l’oro sia a tutt’oggi, giunti ormai alle soglie del terzo decennio del nuovo millennio, considerato il bene più prezioso presente sul nostro pianeta. Il suo valore, talvolta inestimabile, a dovuti a tanti fattori, che si tramandano, di fatto, di generazione in generazione.
Tra questi spicca, indubbiamente, la rarità. Questo metallo, infatti, viene estratto in quantità decisamente inferiore rispetto alla domanda del mercato, rendendolo ulteriormente un bene prezioso. Ma è la composizione dell’oro a renderlo davvero speciale: l’incorruttibilità e la resistenza nel tempo, ne fanno un metallo unico ed inimitabile.
Oro: il ruolo delle banche centrali
Non è casuale, di conseguenza, che venga associato a parole come “lusso” e “ricchezza” e venga comprato, in quote assai rilevanti, dalle banche centrali di tutto il mondo. Ed anche quella nostrana, la Banca d’Italia, non fa eccezione. Anzi, il massimo organo finanziario nazionale dispone di riserve auree per quasi 2500 tonnellate, di cui oltre la metà custodite nei palazzi della sede centrale, a Palazzo Koch a Roma.
Questa “massa” di metallo giallo è quantificabile in quasi 100 miliardi di euro, anche se il valore dell’oro, come noto, varia in base a molteplici aspetti. Sta di fatto che la banca centrale italiana possiede quasi il 10% dell’ammontare complessivo delle riserve auree mondiali, alle spalle soltanto del Fondo Monetario Internazionale, della banca centrale tedesca e di quella statunitense.
Per un accordo sancito al termine dello scorso secolo, le banche centrali, però, sono tenute a mantenere inalterate le proprie riserve, onde evitare quanto avvenne alla fine del ‘900 in Inghilterra, allorquando la Banca Centrale dichiarò l’intenzione di voler vendere una parte delle proprie riserve causando una svalutazione, poi rientrata, del valore dell’oro nel mercato delle commodities.
Una mossa, quelle delle banche centrali, che non ha fatto altro che rendere ancora più prezioso il metallo giallo, diventato un elemento del quale tenere conto quando si valuta la stabilità finanziaria di un paese sovrano. Non è casuale, quindi, che negli ultimi anni alcune nazioni abbiano addirittura ampliato le proprie riserve auree.
Il ruolo dell’oro nella quotidianità delle persone
L’establiment finanziario, quindi, ha decretato, definitivamente, l’importanza di questo metallo. Ed anche i comuni cittadini sembrano averne capito le grandi potenzialità. L’oro, infatti, è in grado di essere un ottimo elemento diversificatore all’interno di un portafoglio finanziario adeguatamente strutturato.
Le modalità con le quali entrare in contatto con l’oro, infatti, sono davvero molteplici. La forma più tradizionale, che non ha perso alcun appeal col passare degli anni, è quello di acquistarlo tramite i lingotti d’oro. Il mercato del settore consente di acquistarli in vari formati: da quelli di un solo grammo (decisamente rari) fino ad un chilogrammo. Le grandezze più diffuse, però, sono quelle da 5, 10, 50, 100 e 250 grammi.
I lingotti possono essere detenuti direttamente dall’acquirente, che spesso li deposita in qualche cassetta di sicurezza bancaria piuttosto che nella cassaforte di casa, oppure, in alcuni casi, depositati direttamente nei caveaux di alcuni istituti di credito o orefici. Grazie al trading online, ovvero effettuare operazioni di compravendita direttamente da smartphone, pc o tablet, è possibile entrare in possesso dell’oro anche senza possederlo.
Alcuni asset finanziari, infatti, sono utilizzati, significativamente, per investire nel metallo più nobile del mondo. E’ il caso, ad esempio, degli ETF, fondi di investimento che replicano passivamente un indice sottostante, che, nel caso specifico, è rappresentato dal valore dell’oro nel mercato delle commodities.
In alcuni casi, però, l’oro può essere utilizzato come fonte dalla quale attingere prontamente della preziosa liquidità. I cittadini capitolini, ad esempio, possono affidarsi ad un compro oro, vendere un bene prezioso alla migliore valutazione di mercato ed ottenere, immediatamente, la liquidità necessaria per far fronte alla spese impreviste o comuni di tutti i giorni, piuttosto che realizzare un desiderio tanto agognato.