In casa avevo del materiale da riciclare e così ho pensato “perché non provare a realizzare una testiera letto fai da te?”. Infatti, perché no? Ho approfittato del lungo weekend scorso per dedicarmi ad un po’ di sano bricolage, con buona pace dei vicini che mi hanno sentita martellare per due giorni di fila.
La primavera mi è di grande ispirazione, sebbene quest’anno i giorni di sole pieno sono stati davvero pochi, la voglia di rinnovare casa davvero non mi manca. Qualche giorno fa è toccato al divano al quale ho eliminato il bracciolo laterale, grosso e ingombrante. Dal bracciolo ho eliminato tutta la fodera e parte dell’imbottitura che ho usato per foderare la parte del divano che è rimasta scoperta. Ma mi è rimasto il bracciolo intero, con gran parte dell’imbottitura e lo scheletro ancora integro, stipato nel corridoio in attesa che decidessi delle sue sorti. Non pensate anche voi che il divano stia benone senza quel grosso coso a fare ombra e dividere la stanza? Senza contare tutto lo spazio che ho guadagnato in casa!
Così per qualche tempo ho avuto questa presenza fissa ferma là davanti, tanto che avevo quasi deciso di buttarlo via per non avere l’angoscia di trovarmelo di fronte ogni volta che andavo al bagno. Così ho optato per il riciclo, soluzione economica, green e assolutamente soddisfacente dal punto di vista della mia “creatività”, se così vogliamo chiamarla.
Il letto al quale avrei aggiunto la testiera è quello che vedete nella foto qui sotto. Si tratta di un letto a ribalta della Clei che avremmo potuto comprare con lo schienale già incorporato. Ma si trattava di un sacco di soldi in più (e già il letto è costato un occhio) per qualcosa che avrei potuto benissimo fare da me.
Questa è un po’ il mio motto “perché comprare qualcosa che posso fare da me?“. Probabilmente perché le cose che posso fare da me sono così tante che alla fine diventano davvero troppe e ne metto in pratica…? Pochissime! E poi, diciamoci la verità, non sono proprio una grandissima esperta nel bricolage. Forse riesco ad ottenere l’effetto voluto, ma nei miei lavori è sempre bene tenere il retro ben nascosto perché non si sa mai cosa ci si può trovare! E in questo caso mi è andata bene, il retro starà sempre ben fermo sul fondo del letto, e chi lo smuove più?
Ed ecco quindi che ho demolito il bracciolo. Ho rimosso l’imbottitura e alla fine ho disassemblato i pezzi di compensato, eliminando tutti i chiodi a mano, uno per uno. Che lavoraccio! (S)Fortuna che c’era tutta la famiglia a partecipare alla lavorazione…
Una volta divisi completamente tutti i pezzi sono rimasta un po’ delusa. Speravo ci fosse qualche pezzo di legno di quello buono da poter utilizzare e invece l’unica parte in compensato solida era quella alla base che doveva sorreggere i piedi del divano. Per il resto c’era solo truciolare e dei pannelli in fibra di legno, come quelli utilizzati per fare i fondi degli armadi. Niente di buono quindi, ma questo c’era e quindi ho pensato di riutilizzati come meglio avrei saputo fare.
Sono quindi andata in ferramenta e, con la bellezza di 3€ di spesa totali, ho comprato un tubo di alluminio, i supporti per il tubo e delle viti con bulloni di cui poi ho scoperto di aver sbagliato la misura: soldi sprecati!
Ho messo il pannello in fibra di legno sul pavimento, la lastra più lunga di compensato sulla parte superiore e due lastre di legno compensato puù in basso per sostenere la schiena ed evitare che il pannello si deformasse. Nell’interstizio tra il compensato e il truciolare ho inserito il tubo di alluminio e l’ho poi fermato con un altro foglio di fibra di legno, creando così un canale solido ma scorrevole.
Una volta inchiodati bene tutti i pezzi (quanto ho desiderato avere la sparachiodi!) ho rivoltato e sono passata all’imbottitura.
Ho tagliato i fogli di gommapiuma per farli combaciare e sopra ne ho steso uno unico più sottile per uniformare la superficie.
Successivamente ho posato sopra anche l’ovatta acrilica per rendere più morbido lo schienale. Errore madornale che mi ha fatto perdere parecchio tempo più avanti!
Una volta sistemata l’imbottitura e fissata con la colla a caldo, ho foderato la testiera con del bellissimo tessuto da tapezziere bianco che mi è stato regalato dalla signora di sopra, ma in alternativa si può riciclare anche degli altri tessuti che si hanno in casa, come le vecchie lenzuola o perché no, i jeans vecchi! A questo punto ho preso le misure con il metro e ho appuntanto dei bottoni con gli spilli nei punti in cui avrei dovuto battere con il martello, o con il trapano, se non avessi sbagliato la misura delle viti…
Ma in effetti poi qualche vite sono riuscita a montarla, l’imbottitura di ovatta però continuava a bloccarmi il trapano arrotolandosi attorno alla punta e facendomi sudare sette camicie per riuscire ad estrarli. Un consiglio quindi, se volete usare il trapano, niente ovatta!
Abbiamo quindi montato i supporti e messo in sede il letto.
Il risultato finale è quello che vedete in questa foto. Sono una donna scaltra e l’ho fotografata da lontano così non si vedono i chiodi che ho storto martellando 😉 Ma il lavoro non è ancora terminato. Ovviamente non voglio lasciare i chiodi a vista e pensavo di coprirli con dei bottoni imbottiti colorati, che ovviamente non ho e non voglio comprare.
Ma il “come farli” è materiale per un altro articolo…