Gli orecchini all’uncinetto erano un accessorio che volevo realizzare da tempo e finalmente ho creato il primo paio interamente lavorato a mano. E a giudicare dalla velocità con cui si possono lavorare, non saranno sicuramente gli ultimi!
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Il costo dei traghetti per la Sardegna negli ultimi tempi è diventato veramente insostenibile. Per chi come me ha necessità di viaggiare in auto avendo due bimbe, un cane e una marea di bagagli, il traghetto è diventato un lusso che quasi non mi posso più permettere.
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La mia seconda bimba ha ormai 13 mesi e proprio questa settimana ha contratto la varicella, contagliatale dalla mia primogenita di 4 anni. Una varicella in seguito all’altra, a distanza di appena due settimane, con in mezzo un fantastico intercalare di influenze, bronchiti e gastroenteriti. Eccomi dunque a scrivere un articolo su varicella e allattamento sperando possa tornare utile ad alter mamme che, come me, stanno attraversando questo momento difficile.
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È primavera da appena 4 giorni e già stiamo pensando a fare dei bikini all’uncinetto? Beh perchè no? Di cappellini e sciarpette già ne abbiamo la nausea, e poi il primo sole di Marzo fa venire una voglia matta che inizi già l’estate!
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Che l’uncinetto stesse tornando sempre più di moda già lo si sapeva, grazie anche e soprattutto all’attenzione che sta riscontrando nelle passerelle di tutto il mondo, lo stile e le forme che vengono utilizzate si stanno adattando alle necessità contemporanee di praticità e semplicità.
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Ho vissuto a Lugano diversi anni, sicuramente gli anni più scatenati della mia vita. Mi è rimasta nel cuore, ho imparato ad amarla, ad amare le persone che ho conosciuto, i luoghi che ho visitato.
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Tempo fa lessi una notizia sconcertante: Facebook, il noto social network frequentato giornalmente da milioni di italiani e miliardi di persone in tutto il mondo, censurava le immagini di mamme intente ad allattare al seno la propria creatura.
Le bomboniere sono oggetto di vive contese in famiglia, a chi piacciono chic, a chi piacciono fatte a mano o addirittura le realizza personalmente, chi vuole spendere poco e chi invece riserva al loro acquisto una piccola fortuna. Ma il destino che fanno questi piccoli oggetti è quasi sempre lo stesso: se hanno fortuna e sono il ricordo di un caro al quale si tiene particolarmente, vanno a rimpolpare una vetrinetta piena di altre cianfrusaglie che fa venire attacchi di panico quando è il momento di spolverare, quando va male rimangono chiude nella loro scatoletta o fanno una fine anche peggiore. Ecco quindi che l’alternativa a questa spesa inutile c’è, e se questi soldi possono essere utilizzati per fare beneficenza, perché non acquistare una bomboniera solidale?
